L'ho assaggiata per la prima volta anni fa in una trattoria vicino a Ponte della Priula -Treviso- gestita da da due ragazzi provenienti dall'allora Jugoslavia.
Nell'occasione si trattava degli ineguagliabili datteri di mare ora fuori legge.
Comunque, tutto a fuoco vivace, scaldo mezzo bicchiere di olio extra vergine di oliva con due spicchi di aglio tagliati a pezzi grossi e abbondante prezzemolo tritato.
Verso i crostacei (6/7 etti di scampetti, oppure di gamberoni,oppure di mazzamcolle privalti delle zampe e del guscio, o di un chilo e mezzo di cappe oppure, perché no, tutto assieme e aggiusto di sale.
Dopo un minuto aggiungo un bicchiere di vino bianco, un cucchiaino da caffè di paprica forte o mezzo di poperoncino in polvere e 300 grammi di passata di pomodoro.
Lascio consumare, non molto, il sugo mescolando di tanto in tanto ed alla fine aggiungo ancora abbondante prezzemolo tritato fresco.
E' necessario fornire a ciascun commensale idonea dotazione di carta casa dato l'inevitabile utilizzo delle dita e, tocco di classe, di ciotola con acqua e limone.
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