Ciao, non sono un cuoco.

Mi piace ogni tanto cimentarmi in cucina sperimentando ricette facili facili e normalmente di rapida realizzazione.
Alcune ricette sono originali, alcune rimaneggiate altre tramandate oralmente dalle varie nonne, mamme, suocere, amici e conoscenti, altre ancora spudoratamente copiate.

In questa raccolta ho lasciato spazio anche a piatti comunemente noti al fine di stimolare la memoria nel momento in cui drammaticamente mi chiedo: cosa faccio da mangiare oggi?

Di norma utilizzo ingredienti che trovo in frigorifero o nel cesto della frutta, so comunque che gli ingredienti migliori sono l'amore, la cura e la fantasia...

Buon divertimento.

venerdì 30 dicembre 2016

Le orate ripiene



Dopo averle lavate ed eviscerate, faccio marinare le orate (in foto sono da 400 grammi cad.) in acqua con un bicchiere di aceto.
Accendo il forno a 180 gradi.
Intanto preparo un impasto con due cucchiai di pecorino (o grana) grattugiato, uno di pangrattato, uno di semi di finocchio ed uno spicchio di aglio tritato amalgamando con un poco di vino bianco secco.
Asciugo le orate e ne farcisco l'interno con l'impasto.
Le adagio in una pirofila, salate e pepate da ambo i lati, aggiungo qualche fiocchetto di burro ed irroro con mezzo bicchiere di vino.
Copro con carta stagnola ed inforno per 20 minuti.

mercoledì 28 dicembre 2016

Le patate alla tedesca



Paolo Carafi, personaggio pittoresco già titolare della trattoria "Zum Futterkasten" (Alla Greppia) di Bibione annoverava tra i propri clienti soprattutto Austriaci e Tedeschi estimatori in particolare di pastasciutta (a qualsiasi ora), pesce fritto o arrosto e le "loro" immancabili patate.
Mi sono fatto spiegare il suo, tra i tanti, procedimento peraltro facilissimo che adottava.
Mentre faccio bollire per circa 40 minuti mezzo chilo di patate, meglio se di pasta gialla, preparo una marinata composta da una cipolla media tagliata molto sottile, un trito di prezzemolo ed erba cipollina, due cucchiai di senape, due di aceto e quattro di olio extra vergine di oliva, sale e pepe.
Sbuccio le patate lessate ed, una volta tagliate a cubetti, le lascio macerare per almeno un paio di ore.

giovedì 15 dicembre 2016

Gli otregani piccanti alle olive



Tutto a fuoco medio.
In una padella faccio appassire una cipolla tagliata a pezzi.
Aggiungo gli otregani, salati all'interno, insieme con un pomodoro a cubetti, tre peperoncini secchi, un trito di prezzemolo, una spolverata di origano, una decina di olive snocciolate spaccate con le dita, ancora un pizzico di sale ed irroro tutto con mezzo bicchiere di vino bianco secco.
Copro e lascio cuocere per 15 minuti avendo cura di rigirare gli otregani a metà cottura.

I barboni alle acciughe e pinoli



E' un piatto saporito, molto economico, dalla semplice e veloce realizzazione.
In una ciotola preparo un'emulsione con mezzo bicchiere di olio extra vergine di oliva, altrettanto vino rosso, un sottile trito di uno spicchio di aglio, prezzemolo, un cucchiaio di pinoli e cinque acciughe sott'olio.
Stendo in una pirofila 800 grammi di barboni ben lavati (si acquistano già privi delle interiora), li irroro con l'emulsione ed infilo in forno pre riscaldato a 180 gradi per 15 minuti.

giovedì 8 dicembre 2016

I peoci alla buranella



Faccio aprire i peoci (cozze) a fuoco alto in una padella senza alcun condimento.
A parte preparo una pastella con un paio di cucchiai di farina, abbondante formaggio grana grattugiato, pepe macinato, un pizzico di sale, poco aglio e prezzemolo tritati e mezzo bicchiere di birra ghiacciata.
Lascio riposare per un'oretta e vi mescolo assieme le cozze.
Friggo in abbondante olio extra vergine di oliva o di semi di arachide (di arachide per gusto personale) in un pentolino pescando i peoci assieme alla pastella con un cucchiaio pochi per volta per mantenere l'olio a temperatura.
Servo subito belli caldi.
Biscottini.....  

Le cozze con la maionese




Faccio saltare le cozze (peoci) ben pulite e private delle "barbe" senza alcun condimento.
Tolgo i frutti dai gusci e li stendo in un piatto conditi con un filo di olio extra vergine di oliva ed un trito di aglio e prezzemolo.
Metto tutto in frigorifero per qualche ora.
Quando saranno belli freddi e insaporiti servo con un riccio di maionese o, a piacere, di salsa cocktail.

lunedì 5 dicembre 2016

Il risotto con radicchio e gamberoni



Piatto molto delicato che ha conquistato il palato di chi ha avuto il modo di essere con me a tavola.
Ho saltato con un filo di olio extra vergine di oliva ed uno spicchio di aglio in camicia schiacciato due ciuffi di radicchio rosso tardivo di Treviso tagliati grossolanamente.
In una capiente pentola ho leggermente tostato 2 etti e mezzo di riso carnaroli.
Ho quindi aggiunto un litro di brodo vegetale che avevo preparato a parte mescolando sino alla quasi cottura del riso (circa un quarto d'ora).
Eliminato l'aglio, ho versato il radicchio e due etti di code di gamberoni sgusciati ed ho proseguito la cottura per altri cinque minuti sempre mescolando.
Ho spento la fiamma ed ho mantecato con una trentina di grammi di burro.
Ho servito con una macinata di pepe.