Ciao, non sono un cuoco.

Mi piace ogni tanto cimentarmi in cucina sperimentando ricette facili facili e normalmente di rapida realizzazione.
Alcune ricette sono originali, alcune rimaneggiate altre tramandate oralmente dalle varie nonne, mamme, suocere, amici e conoscenti, altre ancora spudoratamente copiate.

In questa raccolta ho lasciato spazio anche a piatti comunemente noti al fine di stimolare la memoria nel momento in cui drammaticamente mi chiedo: cosa faccio da mangiare oggi?

Di norma utilizzo ingredienti che trovo in frigorifero o nel cesto della frutta, so comunque che gli ingredienti migliori sono l'amore, la cura e la fantasia...

Buon divertimento.

domenica 26 marzo 2017

Il risotto di topinambur



Non conoscevo il topinambur, detto anche rapa tedesca o carciofo di Gerusalemme, ma mi hanno detto di provare a fare un risotto ed allora ho fatto appassire in un giro di olio extra vergine di oliva una cipolla rossa tagliata finemente.
Ho aggiunto tre etti di topinambur, pelato e tagliato a cubetti, lasciato insaporire per un po' ed ho versato tre etti di riso carnaroli.
Ho rimestato per qualche minuto ed ho poi ricoperto con del brodo vegetale che avevo preparato a parte portando ad ebollizione.
Ho proseguito la cottura per 20 minuti circa, mescolando con regolarità, e aggiungendo del brodo man mano veniva assorbito dal riso.
Ho spento la fiamma ed ho proceduto a mentecare con un etto di formaggio verde al cucchiaio.
Ho servito con una spolverata di gherigli di noce sbriciolati.
Ne è risultato un piatto molto delicato da rifare se qualcuno si pela il topinambur...

domenica 19 marzo 2017

I risi e patate



Lo trovo il miglior risotto in assoluto della tradizione veneziana e mi sono cimentato nella preparazione seguito dall'occhio vigile di mia suocera, cannaregiota doc.
Faccio appassire una cipolla tagliata a julienne in un filo di olio extra vergine di oliva.
Aggiungo e lascio insaporire assieme per qualche minuto 300 grammi di patate pelate e tagliate a cubetti.
Verso quindi 250 grammi di riso carnaroli, ricopro con il brodo vegetale che ho preparato a parte e porto ad ebollizione.
Aggiusto di sale, pepe ed insaporisco ulteriormente con un rametto di rosmarino finemente tritato.
Continuo la cottura mescolando con regolarità per 20/25 minuti aggiungendo ogni tanto del brodo (in tutto ne ho usato 750 cl.).
Spengo la fiamma e procedo alla mantecatura con 40 grammi di burro ed altrettanti di grana grattugiato (posso anche omettere il grana).
Sono rimasto soddisfatto di me stesso.

sabato 4 marzo 2017

La mortadella in umido con fagioli



In una padella metto contemporaneamente un giro di olio extra vergine di oliva, una bella cipolla tagliata sottile, tre etti di fagioli borlotti già lessati e tre cucchiai di passata di pomodoro.
Lascio andare sino a che la cipolla non sarà appassita.
Aggiusto di sale, aggiungo un pizzico di peperoncino in polvere e due etti di mortadella tagliata a cubetti.
Faccio sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco.
Più facile di così...

mercoledì 1 marzo 2017

Il radicchio rosso in saor



Il mio personal trainer Pier, cultore della buona cucina e del bere di qualità, ha preparato il radicchio rosso tardivo di Treviso nel seguente modo.
Ha tostato sulla piastra tre gambi di radicchio tagliato nel senso della lunghezza in otto parti sino a renderlo un po' croccante.
Ha fatto prima sfumare tre cipolle rosse, per il peso di circa quattro etti, tagliate a pezzi in poco olio extra vergine di oliva (si possono anche sbollentare preventivamente) aggiungendo poi un pugnetto di uvetta passa fatta rinvenire nell'acqua, un po' di pinoli e mezzo bicchiere di aceto bianco.
A cottura ultimata ha steso a strati la cipolla ed il radicchio tostato.
Ha lasciato riposare per un giorno.
Una chicca!