Mi son fatto dare da mia madre la ricetta con la quale mia nonna, classe 1893, era solita cucinare il coniglio che allevava all'epoca, con mio nonno in campagna, insieme con altri animali da cortile.
Ho acquistato un chilo di coniglio e l'ho lasciato per un paio di ore a macerare in acqua e aceto al fine di eliminare l'eventuale sapore di fondo "selvatico".
Una volta asciugato con un panno, l'ho sfregato con uno spicchio di aglio, tagliato a pezzi, leggermente infarinato e dorato in 50 grammi di burro.
Dopo aver salato e pepato ho aggiunto gli odori (un paio di rametti di rosmarino, del prezzemolo tritato, qualche foglia di alloro e dei cuori di sedano), un paio di cucchiai di olio extra vergine di oliva, un mestolo di brodo vegetale ed innaffiato con un bicchiere di vino bianco secco.
A fuoco moto basso ho continuato la cottura, a "tecia" coperta, per 35/40 minuti mescolando di tanto in tanto.
Un'accortezza: qualora alla fine il sugo mi dovesse risultare troppo liquido, alzerò la fiamma per qualche ulteriore minuto.
Da provare.