Ciao, non sono un cuoco.

Mi piace ogni tanto cimentarmi in cucina sperimentando ricette facili facili e normalmente di rapida realizzazione.
Alcune ricette sono originali, alcune rimaneggiate altre tramandate oralmente dalle varie nonne, mamme, suocere, amici e conoscenti, altre ancora spudoratamente copiate.

In questa raccolta ho lasciato spazio anche a piatti comunemente noti al fine di stimolare la memoria nel momento in cui drammaticamente mi chiedo: cosa faccio da mangiare oggi?

Di norma utilizzo ingredienti che trovo in frigorifero o nel cesto della frutta, so comunque che gli ingredienti migliori sono l'amore, la cura e la fantasia...

Buon divertimento.

mercoledì 30 novembre 2016

Il baccalà di San Giuseppe



L'amico Biagio, anziano molisano doc, mi ha insegnato a preparare il baccalà il un modo insolito e tipico del luogo che si consuma, di norma, il giorno di San Giuseppe (da ciò ovviamente il nome).
Mentre pre riscaldo il forno, preparo in una ciotola un mix formato da uno spicchio di aglio e prezzemolo tritati, della mollica di pane tostato sbriciolata, un pugnetto di uvetta passa fatta rivenire nell'acqua, 5/6 gherigli di noce sminuzzati, sale e pepe.
Taglio a bocconi 500 grammi di baccalà, li stendo in una pirofila e li spolvero con il preparato.
Aggiungo un giro di olio extra vergine a filo ed inforno a 180 gradi per 20 minuti.
Risultato molto sfizioso.

lunedì 28 novembre 2016

Le sogliole alla diavola



Un amico mi ha portato delle piccole sogliole già eviscerate e lavate.
Per non far ricorso ai consueti sistemi di cottura (lessate con maionese o pinzimonio di aglio, olio e prezzemolo, alla mugnaia, al limone, ecc.) e per soddisfare il mio piacere per i cibi piccanti, ho preparato una cremina amalgamando del burro con un rametto di rosmarino fresco tritato e del peperoncino in polvere con il quale ho spennellato le sogliole.
Le ho quindi passate nel pangrattato e cotte in forno preriscaldato a 180 gradi per quindici minuti.
Le ho servite con una spruzzata di prezzemolo tritato.

I panini impanati



Li ha preparati mio figlio confessandomi di aver scopiazzato da un sito internet.
Ha appiattito con un mattarello delle fette di pancarré (quello predisposto per i tramezzini privo di crosta) e le ha tagliate a metà.
In ogni metà ha messo il ripieno si suo gusto: acciughe e mozzarella, salame nostrano e formaggio asiago, sottilette e prosciutto crudo.
Ha arrotolato il pane avvolgendo il ripieno.
Ha passato ciascun rotolo nell'uovo sbattuto, rigirato nel pangrattato e lasciato riposare per mezz'ora in frigorifero mentre preriscaldava il forno.
Ha quindi infornato a 18 gradi per 30 minuti.

giovedì 17 novembre 2016

La pasta e fagioli



Avevo tre amici a pranzo ed ho preparato un tipico piatto veneto come mi ha insegnato mia madre.
In un paio di cucchiai di olio extra vergine di oliva ho soffritto velocemente un trito ottenuto a coltello con una costa di sedano, una carota e mezza cipolla.
Ho aggiunto 400 grammi di fagioli borlotti (che avevo trovato già bolliti al supermercato), due cucchiai di passata di pomodoro per dare colore, due foglioline di alloro e due rametti rosmarino tritato ricoprendo il tutto con un litro di brodo vegetale che avevo preparato a parte.
Ho lasciato cuocere per 20 minuti mescolando di tanto in tanto.
Ho tolto metà dei fagioli, eliminato l'alloro e ho passato il contenuto della pentola con un frullatore ad immersione.
Ho versato quindi i fagioli rimasti con 250 grammi di pasta e lasciato cuocere per il tempo previsto dalla confezione della pasta stessa.
Ho servito con un un filo di olio ed una macinata di pepe.
Per ottenere un sapore più deciso, alle volte ed a inizio cottura, arricchisco il piatto con con 50 grammi di muscoletto (la parte finale) di prosciutto crudo.
Nel trevigiano alcuni aggiungono direttamente nel piatto un cucchiaio di aceto.